lunedì 21 settembre 2015

L'Europa accende i riflettori sui Caregiver Familiari italiani


Giovedì scorso, 17 Settembre 2015, la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ha raccolto la denuncia delle violazioni dei diritti umani dei caregiver in Italia.
A rappresentare i bisogni e le istanze dei caregiver italiani alla Commissione di Bruxelles con l'illustrazione della petizione, corredata da quasi 40.000 firme, M.Simona Bellini, presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili, e Chiara Bonanno.
Durante la risposta formale della commissione che obiettava la non pertinenza della Comunità Europea su questioni inerenti alle politiche interne degli stati membri si è acceso un dibattito molto partecipato dei diversi Europarlamentari a sostegno della petizione.
In quel contesto è stato lampante come la realtà italiana sia desolatamente unica nel suo genere: la figura del Caregiver Familiare in Italia non esiste. 
Per far comprendere il paradosso, è come se in Italia non fosse mai stata riconosciuta la categoria giuridica di "rifugiato" e quindi ogni politica sull'immigrazione non prendesse mai in considerazione la condizione particolare dei profughi non rispettandone così i diritti umani. Negli altri Stati Europei, infatti, la figura del familiare caregiver è riconosciuta da anni e, anche se con la recente crisi economica alcune nazioni sono state costrette a fare dei tagli e dei ridimensionamenti nei servizi erogati a loro supporto, questi non sono però mai arrivati ad intaccare i diritti umani fondamentali come è invece di prassi fare in Italia. Per questo molti degli intervenuti hanno parlato proponendo sostegni di natura formativa.
Malgrado la crisi economica, infatti, nessuna nazione arriva ad abbandonare la persona non autosufficiente quasi totalmente alle cure ed all'assistenza della sua famiglia, come avviene in Italia.
E la presa in carico globale da parte dello Stato della persona con disabilità, avviene sin dall'inizio e non solo quando non esiste più alcun familiare che se ne curi.
La Commissione Petizioni ha così deciso di inviare al Governo italiano un sollecito per la soluzione della nostra posizione, trasferendo all’Italia le buone pratiche già in atto in moltissimi Paesi europei. 
Non è difficile, infatti, attivare politiche a favore dei familiari caegiver, si tratta di avere quel buonsenso che porta a “copiare” leggi e regolamenti che funzionano all'estero, usando le risorse esistenti per favorire la permanenza inclusiva della persona con disabilità nel proprio ambiente domestico e con i propri cari.



Il video del dibattito


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