mercoledì 25 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA



FAMILY CAREGIVER: UNA CATEGORIA DI CITTADINI IN SCHIAVITU'





E’ entrata nella fase più calda una iniziativa che negli ultimi mesi ha fatto molto parlare di sé per il percorso innovativo che essa rappresenta. Si tratta del ricorso collettivo avviato per richiedere il riconoscimento della figura del Family Caregiver e di tutele e diritti alla stessa figura collegati.


Il Family Caregiver è colui – ma molto più spesso colei - che si occupa in ambito domestico di un familiare affetto da grave disabilità, una figura fondamentale per il tessuto sociale, in Italia del tutto misconosciuta, nonostante tutti i Paesi Europei ne riconoscano, invece, l’altissima rilevanza con leggi e provvedimenti specifici.


Dopo un’attesa di quasi vent’anni, durante i quali il Parlamento italiano non è riuscito a legiferare nemmeno sul prepensionamento dei Family Caregiver, nonostante in tutte le passate Legislature centinaia di Parlamentari avessero caldamente appoggiato il provvedimento, su iniziativa di due familiari caregiver molto agguerrite, Chiara Bonanno e Maria Simona Bellini, si è deciso di passare ad azioni concrete.

Dopo svariati mesi dedicati all’organizzazione e allo studio della strategia legale, elaborata dall’Avvocato Marco Vorano di Venezia, che si sta peraltro occupando anche dei noti ricorsi sulle cure con cellule staminali, e con la convinta partecipazione di migliaia di persone che vivono in prima persona questa particolare condizione di vita, i ricorsi verranno a breve depositati nei Tribunali di Milano, Palermo e Roma.


Con un’anticipazione: da ogni angolo d’Italia stanno infatti partendo migliaia di lettere indirizzate all’INPS, con le quali i Family Caregiver chiedono che vengano finalmente riconosciuti loro, i diritti più elementari rispetto al proprio impegno di assistenza e cura che può protrarsi anche 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno.


“Dato che lo Stato volutamente ci ignora, pur sapendo a quale impegno siamo sottoposti e quanto rappresentiamo per il welfare italiano – afferma Maria Simona – i nostri diritti andremo a reclamarli nei Tribunali e siamo molto ottimisti. Crediamo che la Giustizia del nostro Paese non potrà ignorare che l’Italia è l’unico Paese occidentale a non aver mai legiferato in favore dei Family Caregiver.”


“Stiamo cambiando la storia di questo Paese – prosegue Chiara – e per la prima volta un folto gruppo di cittadini, senza padrini e sotto alcuna bandiera, reagisce, in modo forte ma civile, alle prepotenze di uno Stato volutamente assente. La nostra è una condizione al limite del mancato riconoscimento dei più elementari diritti umani, in certi casi assimilabile addirittura alla schiavitù.”


A breve nuovi incontri verranno organizzati nelle città sedi dei Tribunali dove verranno depositati i ricorsi, informano le organizzatrici, mentre il tam-tam delle famiglie procede senza interruzioni sui social network, si intrecciano email, si moltiplicano le telefonate per informarsi e scambiare esperienze, nell’attesa che la politica italiana esca dal torpore per offrire risposte concrete ad una tra le fasce più invisibili e fragili della popolazione italiana, quella dei Family Caregiver.


Vedi anche:

mercoledì 4 settembre 2013

PER TUTTI I FAMILY CAREGIVER

DA LEGGERE ATTENTAMENTE PRIMA DI INVIARE LE RACCOMANDATE ALL'INPS DI CUI TROVERETE IL FAC SIMILE IN FONDO A QUESTA PAGINA



Questa mattina c'è stato un incontro con l'Avv. Vorano durante il quale abbiamo definito in modo chiaro la strategia da attuare da questo momento in poi. E' importante che tutte le famiglie disabili sappiano e possano partecipare alla più grande battaglia legale di tutti i tempi per l'ottenimento dei nostri diritti! 


Abbiamo in particolar modo chiarito i seguenti punti:


  • le Raccomandate all'INPS DEVONO essere inviate, URGENTEMENTE, da tutti coloro che hanno firmato i Ricorsi a Milano, Palermo e Roma ma POSSONO essere inviate anche da tutti gli altri aderenti, anzi è auspicabile che lo facciano TUTTI i family caregiver a sostegno dell'azione.


  • poiché l'Italia è l'unico Paese europeo nel quale esiste un colpevole vuoto normativo relativo ai caregiver familiari, si apre qualsiasi possibilità di risposta giuridica, compresa quella che in un nucleo familiare possano essere riconosciuti più di un family caregiver, quindi è possibile partecipare – anzi vi invitiamo a farlo – anche più membri della stessa famiglia


  • l'Avv. Vorano preferisce che la prima Raccomandata venga inviata da TUTTI alla Sede Centrale di Roma (INPS Sede Centrale, Via Ciro il Grande 21, 00144 Roma) mentre la seconda dovrà essere inviata alla sede INPS di riferimento territoriale che potrete trovare inserendo il vostro CAP di residenza cliccando qui.


  • Attenzione: è inutile inviare all'INPS copia delle certificazioni che vanno SOLO citate.


  • L'invio delle raccomandate si rende necessario per evitare che i ricorsi vengano respinti a causa di un vizio di forma (non aspettano altro!!!), nel rispetto dell'art. 443 del Codice di Procedura Civile.


  • Le ricevute di ritorno (ovvero le cartoline bianche che tornano indietro quando la raccomandata è stata effettivamente consegnata) delle raccomandate o delle PEC e copia della lettera inviata (che dovrete conservare GELOSAMENTE) dovranno essere trasmesse alla mail ricorso@famigliedisabili.org inserendo nell'oggetto della mail “INPS + CITTA' DI RESIDENZA + PROVINCIA”.


  • Quando ci saranno pervenute tutte le ricevute delle raccomandate provvederemo a sollecitare ufficialmente una risposta immediata che, in caso di esito negativo, ci permetterà di avviare il ricorso nei termini di legge. Con questo scopo abbiamo pensato di creare un contatto diretto segnalando ufficialmente all'INPS il nominativo, in qualità di portavoce, di Maria Simona Bellini (e dove necessaria la presenza del legale dell'Avv.Vorano) anche per semplificare il confronto con l'INPS ed assolvere agli adempimenti burocratici conciliativi obbligatori per legge prima di ricorrere ai tribunali.

  • In tutte e tre le città dove sono stati firmati i mandati (Milano, Palermo e Roma)  sarà organizzato a breve un nuovo incontro con l'Avv. Vorano, per cui chi volesse aggiungersi al ricorso potrà firmare il mandato, consegnare il proprio memoriale e versare la quota di adesione di 100 euro (per ora SOLO i ricorrenti di Milano, Palermo e Roma).


  • RICORDIAMO CHE LE CAUSE CHE STIAMO PER AVVIARE NEI TRIBUNALI DI MILANO, PALERMO E ROMA NON HANNO LO SCOPO DI RAGGIUNGERE UN RICONOSCIMENTO SOLO PER I RICORRENTI. RIBADIAMO CONVINTAMENTE CHE L'OBIETTIVO PRINCIPALE RESTA UNA NORMATIVA NAZIONALE CHE RICONOSCA IL LAVORO DI CURA SVOLTO VOLONTARIAMENTE DAL FAMILIARE CAREGIVER ED I DIRITTI E LE TUTELE CONSEGUENTI.
ATTIVATEVI PERCHE' CHI NON HA INTERNET SAPPIA DI QUESTA NUOVA AZIONE. E' FONDAMENTALE CHE PARTECIPIAMO TUTTI!!!!




FACSIMILE DELLA RACCOMANDATA DA COMPLETARE CON I PROPRI DATI E SITUAZIONE FAMILIARE

Spett.le INPS
Sede Centrale
Via Ciro il Grande, 21
00144 Roma RM

Spett. le Inps di ....
(la sede INPS di zona si può trovare inserendo il proprio CAP qui:sedi INPS)



Il/la sottoscritto….. nato a ....residente in....C.F.....,
nella qualità di caregiver familiare di.....nato a ....residente in....affetto da ....fin dall' anno/dalla nascita... come da documentazione medica e medico-legale in possesso del/la sottoscritto/a (riconoscimento invalidità civile 100% ai sensi della L. ….., riconoscimento inabilità 100% ai sensi della L…., riconoscimento gravità dell’handicap ai sensi della L. 104/92, diagnosi di …… da parte di <<qualsiasi ente pubblico, ospedale, ASL che certifica la diagnosi>>),
premesso che:


1) dalle ore ....alle ore ... di tutti i giorni feriali, ivi incluse le ore notturne (l'orario che va indicato è quello relativo al lavoro di cura ovvero quando non è affidato ad altri: scuola, centro diurno, assistenti retribuite, lavoro ecc), nonché 24 ore su 24 nei giorni festivi e (eventualmente) nel corso delle vacanze estive e altro (malattia, scioperi, assemblee sindacali ecc.) risulta essere impegnato nell'accudimento del predetto soggetto;

2) il detto soggetto non può essere lasciato solo abbisognando di continua, globale e costante attenzione e assistenza specialistica;


3) a causa della detta prestazione inquadrabile  come sub lavoro di volontariato e/o come prestazione socialmente utile ha inoltre dovuto sobbarcarsi l’onere di un lavoro onde sostenere il proprio nucleo familiare/abbandonare il proprio lavoro/non ha potuto essere assunto/a/ha dovuto lavorare in regime di part time
/non ha potuto accedere a progressi di carriera/ha dovuto optare per un regime di telelavoro

4) pertanto giusto accertamento della propria qualifica di caregiver familiare, in armonia con le vigenti legislazioni europee, il sottoscritto caregiver familiare ha diritto da parte dello spettabile Istituto Previdenziale ad un riconoscimento.

Tanto premesso il sottoscritto richiede in via alternativa e/o cumulativa il riconoscimento di contributi previdenziali figurativi a copertura delle ore di assistenza prestate, un indennizzo mensile quantificato e/o quantificabile dalla Signoria Vostra e il diritto al prepensionamento configurandosi l' attività svolta in un lavoro usurante di particolare intensità.

Distinti saluti.



FIRMA


Inserite qui i vostri recapiti




Per eventuali dubbi o chiarimenti scrivere a ricorso@famigliedisabili.org oppure lacurainvisibile@gmail.com


Non siamo più soli, abbiamo creato un gruppo forte e volitivo, SENZA BANDIERE E SENZA PADRONI, sappiamo quali sono i nostri diritti e ce li andremo a prendere! Forza, dobbiamo sommergerli!!!