domenica 25 ottobre 2015

L'ITALIA COME LA BULGARIA: ancora una forte denuncia del Coordinamento Famiglie Disabili all'Europa


Nel 2011, con formale ratifica, l’Unione europea è diventata parte contraente del primo trattato in senso assoluto sui diritti umani, la convenzione delle Nazioni Unite (ONU) sui diritti delle persone con disabilità. 
A fine Agosto il Comitato delle Nazioni Unite ha avviato una serie d'incontri con la delegazione UE aventi la finalità di verificare l'andamento dell'applicazione della Convenzione sulle persone con disabilità in Europa.
La Commissione Petizioni del Parlamento Europeo ha promosso, il 15 Ottobre 2015, un'audizione pubblica  sul tema della Tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità alla quale è stato chiesto a Chiara Bonanno, in rappresentanza del Coordinamento Famiglie Disabili, di illustrare la condizione dei Caregiver Familiari in Italia
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Il dibattito ha purtroppo mostrato come, a livello Europeo, la Convenzione non abbia ancora prodotto quei rilevanti cambiamenti che si attendevano. 
Ovviamente le nazioni europee che erano già a buon punto nel rispetto dei diritti umani, dalla Convenzione hanno tratto nuovo vigore ed elementi per migliorare il loro rapporto con i cittadini con disabilità ma per quanto riguarda le nazioni come l'Italia e...la Bulgaria (ahimè sul fronte delle tutele alle persone con disabilità siamo molto più vicini alle condizioni di nazioni di recente democrazia rispetto a quelle che hanno un'esperienza democratica parallela alla nostra!) tutto è rimasto come prima se non addirittura peggiorato, come nel nostro Paese, dove il ricorso massiccio all'istituzionalizzazione della persona con disabilità è in totale controtendenza rispetto al resto delle altre nazioni europee.
La Commissione Petizioni del Parlamento Europeo svolge un ruolo particolare proprio perché è uno degli organismi che ha il compito di monitorare la promozione, la vigilanza e l'applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità
Pur essendo un organismo di natura amministrativa ha una serie di strumenti, come i fondi strutturali che possono incidere nella determinazione degli indirizzi delle politiche sociali dei vari Stati membri. 
Ed infatti è proprio verso la deistituzionalizzazione delle persone con disabilità che l'Europa indirizza gli stati membro (come si può chiaramente evincere da questo documento: Passaggio dai servizi istituzionali ai servizi basati sulla comunità (deistituzionalizzazione).
Esattamente tutto il contrario della proposta di legge sul "Dopo di Noi" attualmente all'esame del Parlamento italiano che, purtroppo, dimostra ancora una volta l'approccio segregante che ha il Governo italiano nei confronti delle persone con disabilità.