mercoledì 28 gennaio 2015

Consegnata la petizione a Bruxelles: ľimpegno continua per tutti!

Grossi problemi di connessione (accidenti alla fastweb) hanno creato delle difficoltà nelľinformare degli accadimenti di ieri a Bruxelles. 
Lascio quindi interamente la parola a Maria Simona Bellini, presidente del Coordinamento Famiglie Disabili Gravi e Gravissime su ciò che è avvenuto alla consegna delle firme:


Relazione incontro con la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

Arrivati al Parlamento Europeo siamo stati accolti da un funzionario della Commissione Petizioni e da una incaricata del gruppo parlamentare M5S. Superati i controlli siamo stati invitati ad assistere ai lavori della Commissione che ci avrebbe ricevuti non appena questi fossero terminati.  Così è stato e quindi, dopo il grande stupore da parte della Commissione per l’enorme numero delle firme che abbiamo consegnato (inizialmente ci avevano invitato a non portare le nostre valigie all’interno dell’aula della Commissione fino a che non abbiamo detto loro che erano le nostre firme… avreste dovuto vedere il loro sbigottimento!), 

siamo stati invitati ad ufficializzare la consegna al Vice Presidente della Commissione Petizioni, Pál CSÁKY, con una foto. 


La Presidente della Commissione Petizioni, Cecilia WIKSTRÖM, si era ammalata la sera prima e non aveva potuto presenziare ma ci è stato detto espressamente che si era attivata lei stessa, dichiarandosi molto sensibile all’argomento, per farci consegnare le firme personalmente anche se la prassi ufficiale in realtà non lo prevede.

Terminato l’incontro ufficiale ci è stato garantito che le firme sono state archiviate agli atti ufficiali della Commissione e lo stesso Pál CSÁKY ha chiesto ai funzionari preposti di prestare ai documenti particolare attenzione, chiedendo di assicurarsi che venissero trattate con la dovuta attenzione.

A questo punto siamo stati presi in carico totalmente dal gruppo M5S che ci ha messo a disposizione i loro spazi per ogni necessità, siamo stati condotti alla mensa del Parlamento Europeo per il pranzo e non siamo stati abbandonati a noi stessi nemmeno per un secondo.

Cosa accadrà ora? Come muoverci? Cosa ci è stato indicato?

Per prima cosa non dobbiamo smettere di raccogliere firme e, per mantenere alta l’attenzione sulla nostra richiesta, periodicamente (circa una volta al mese) dovremo inviare alla Commissione Petizioni documenti e le ulteriori firme raccolte che, in breve tempo e non appena concessa l’ammissibilità della Petizione, darà alla Petizione stessa un numero di protocollo ufficiale. 
A questo punto la Petizione verrà ufficialmente pubblicata sul sito della Commissione e sarà possibile, da parte di ogni cittadino UE che vorrà, dare il proprio sostegno online dopo la registrazione sul sito del Parlamento Europeo (non mancheremo, appena disponibile di divulgare il link specifico). Se adeguatamente sostenuta, la Petizione dovrebbe arrivare in aula in circa 4/5 mesi e, al momento, verremo direttamente convocati per la presentazione ufficiale. Le spese per la trasferta saranno a carico del Parlamento Europeo (sollevati eh?! )

Molto interessante il fatto che, nel corso dell’esposizione della nostra Petizione, fosse presente il rappresentante del Governo italiano, nella pratica una specie di avvocato difensore dell’operato del nostro paese.


Terminato il mio compito di semplice cronista vi passo le mie riflessioni personali, soprattutto sulle differenze rispetto all’Italia:

- al Parlamento Europeo si respira un’aria completamente diversa rispetto a quella del Parlamento italiano;
- Non esiste piaggeria ne’ un’attenzione morbosa dei confronti dei Parlamentari Europei. Non abbiamo nemmeno visto, come in Italia, telecamere ne’ giornalisti appostati davanti all’ingresso
- La grande simpatia e stima di cui godono i ragazzi del M5S
- I Parlamentari ed impiegati che consumano i loro pasti nella stessa mensa, a prezzi popolari, nessun privilegio e senza cibi da ristorante di lusso. Si mangia su panche da sagra paesana, self-service, semplicità assoluta!
- Il rappresentante del Governo italiano mi è sembrato “mortificato”… Mi auguro che arrivi qualcosa al Premier, soprattutto che… NON MOLLEREMO!
- Voi sapete bene che ci teniamo assolutamente a non legarci a nessun movimento/partito politico ma è un dato di fatto che, nonostante sia stato dato ampio spazio mediatico al nostro arrivo a Bruxelles, nessun altro oltre ai ragazzi del M5S, si sia dato la briga di venirci ad accogliere ne’ a dare ai cittadini FRAGILI che abbiamo rappresentato (32.000!) un minimo di sostegno, nemmeno formale
- la grande, fortissima ostilità nei confronti dell’operato del Governo italiano
Quello che vi abbiamo risparmiato di questa trasferta? La levataccia, la stanchezza, i tempi strettissimi su tutto, il taxista con la macchina fatiscente (originario del Burundi e simpaticissimo), le paure di Maria Polizzi durante le turbolenze in aereo, la vanità di Cosimo Romeo che ha voluto le foto da “figo”,le incazzature di Simona col funzionario della Commissione che continuava a confondere i diritti delle persone con disabilità con quelli dei Caregiver, il cibo insipido imbottito – sempre – di cipolla, i prezzi di Bruxelles, il freddo e… LA GIOIA INFINITA DI ESSERE LI’ PER TUTTI NOI!!!

Vi prego non perdiamo la forza di questo gruppo meraviglioso che abbiamo creato! Vi abbraccio tutti!

mercoledì 21 gennaio 2015

Da Guinness dei primati la petizione italiana per i Caregiver



Sono  31.697 e continuano ad arrivare.... 
Il Parlamento Europeo non aveva mai ricevuto prima così tante firme!
Martedì 27 Gennaio un pacco carico di impegno, aspettative e partecipazione partirà alla volta di Bruxelles insieme a tre Caregiver Familiari: Maria Simona Bellini da Roma, Maria Polizzi dei Castelli Romani e Cosimo Romeo da Locri, provincia di Reggio Calabria.
L’incredibile entusiasmo che traboccava dalle buste piene di firme arrivate a Roma è la prova più tangibile di come questa battaglia di civiltà sia ormai condivisa dagli Italiani. Questo è il miglior incentivo per i promotori  che hanno già avviato contatti per essere ricevuti a Bruxelles e consegnare le firme direttamente alla Commissione UE per le Petizioni. Tuttavia sull’aereo per Bruxelles non ci saranno solamente i tre Caregiver Familiari e le migliaia di firme raccolte, ci saranno anche tutti coloro che con trepidazione aspetteranno notizie dal Belgio e che, per sostenere le spese del viaggio dei tre originalissimi ambasciatori, hanno avviato una colletta che si sta diffondendo sui social network e che permetterà alle firme di arrivare, senza timori, direttamente al Parlamento Europeo sul quale i Caregiver Familiari italiani contano veramente molto, dopo il silenzio assordante delle istituzioni italiane che, contrariamente a tutti gli altri paesi europei, non si sono mai impegnate ad emanare alcuna normativa a tutela di questa figura fondamentale per il nostro welfare.
In attesa che la commissione del Parlamento Europeo analizzi la petizione si sta anche lavorando su altri fronti, sia a livello giudiziario ( novità in arrivo anche su questo fronte), politico ed istituzionale. Si sta inoltre finalmente aprendo, anche in Italia,  un fronte sulla ricerca in merito al diritto alla salute del familiare caregiver.
Di seguito si riportano alcuni articoli recentemente usciti:



venerdì 9 gennaio 2015

RECORD DI FIRME PER IL PARLAMENTO EUROPEO!




Il Parlamento Europeo non aveva mai ricevuto tante firme per una petizione. 
Il nuovo anno è appena iniziato ma il conteggio delle firme non è ancora finito: ogni giorno decine di buste arrivano all'indirizzo del Coordinamento Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi ed all'ultimo conteggio siamo a 22434
Numero destinato a crescere perché quello che è avvenuto in questo mese e mezzo, ha confermato ciò che da tempo avevamo percepito: c'è un esercito sempre più agguerrito di famigliari caregiver che si è messo in moto per costringere l'Italia ad adeguarsi a tutte le altre nazioni europee riconoscendo il familiare caregiver ed il suo importante ed indispensabile lavoro di cura.
Tenetevi forte per il conteggio finale!!